
Per rispondere alla domanda “cos’è la geobiologia?” ti racconto in breve ciò che ho imparato nel mio percorso di studi da radiestesista. Per completezza di informazioni, io non sono geobiologa, inizierò questo percorso a settembre. Per ora, ciò che metto in campo sono le competenze che ho acquisito studiando radiestesia presso la SIRR. Per i servizi che offro relativi al tema in questione, uso le tecniche radiestesiche di geobiologia americana che prevedono un analisi e un’intervento a distanza.
Siamo immersi in un campo energetico che riempie tutto ciò che noi percepiamo come vuoto e collega tutto ciò che esiste. Il nostro corpo, e non solo la parte che tutti vediamo del corpo, è costantemente attraversato da energie, vibrazioni e informazioni delle quali non abbiamo coscienza. Ogni essere vivente emette costantemente informazioni ed energie, ogni essere vivente è polarizzato ed ha un campo elettromagnetico. Come noi, anche il nostro pianeta, la terra ha un campo magnetico. Negli anni 50 un fisico tedesco, formulò matematicamente l’emissione elettromagnetica della terra, che oggi conosciamo con il suo stesso nome: la frequenza di Schumann (per anni è stata stabile a 7,83 Hz, ma da qualche anno sta cambiando). Da dove deriva questa frequenza? Essa deriva dalla struttura energetica che si crea tra la superficie del pianeta e la ionosfera (la prima polarizzata negativamente e la seconda positivamente) che è in costante vibrazione creando delle onde elettromagnetiche a bassa frequenza. Stare “sintonizzati” su questa frequenza favorisce il nostro benessere, per fare una metafora si potrebbe paragonare il nostro star sintonizzati sulla frequenza di Schumann, come un feto che sta in contatto con il battito del cuore della mamma. Purtroppo però, in un mondo dove dispositivi elettromagnetici e tutto ciò che ne consegue sono ampiamente diffusi, questo contatto è spesso disturbato e può causare dei problemi. Andrija Puharich, noto medico ricercatore nel campo dell’elettrobiologia attribuiva un forte legame tra i disturbi del comportamento umano e la variazione delle onde cerebrali, ma anche all’alterazione delle frequenze di Schumann.
Oltre alle frequenze sopra citate, il nostro pianeta irradia e riceve radiazioni dal cosmo. Come l’essere umano, anche la terra, ha un’anatomia sottile che nel suo caso si manifesta come un’insieme di linee e di punti dove l’energia scorre. Le teorie a riguardo sono ampie e non andremo nel dettaglio, ma di base si riconoscono 7 reti energetiche collegate a 7 diversi lunghezze d’onda di 7 diversi metalli, la più nota è probabilmente quella legata alle irradiazioni del Nichel, conosciuta come rete di Hartmann, talvolta nominata per via del fatto che i punti di incrocio con le altre griglie possono essere particolarmente nocivi. Oltre a reti potenzialmente nocive, ci sono anche linee energetiche che uniscono i luoghi sacri terrestri. Come ci sono punti particolarmente nocivi, esistono anche punti particolarmente benefici, per esempio spesso i calvari sono posti su punti di grande energia, oppure le piramidi, come altre antiche e magnifiche costruzioni.
I punti potenzialmente nocivi in geobiologia sono definiti zone geopatiche, ovvero zone di stress geologico dove l’energia è spesso nociva per l’essere umano: oltre agli incroci delle reti di Hartmann con altre griglie, in particolare quella di Curry, ci sono anche: vene d’acqua, vortici, camini cosmotellurici, depositi di minerali e molto altro.
Il geobiologo, attraverso l’applicazione della geobiologia e talvolta della radiestesia, si occupa di individuare le zone geopatiche e di intervenire, anche in collaborazione con le persone coinvolte che possono vivere in modo più consapevole nel proprio ambiente.
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